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Pellegrinaggio della Croce della GMG

nelle Cappellanie Universitarie in preparazione all'incontro del 25 marzo 2010.
 
 
 

"Allora Gesù, fissatolo, lo amò" (Mc 10, 21). Lo sguardo profondo con cui Gesù ha guardato il giovane, che lo interrogava sul senso della vita, rimane presente nella Chiesa; l’amore con cui Gesù amò quel giovane preoccupato di non vivere invano, dimora anche oggi nella Chiesa. La giovinezza è la ricchezza principale di ogni studente: in essa l’esistenza, il corpo, le doti naturali e i progetti per il futuro trovano uno slancio tutto speciale che alimenta di sé il desiderio ardente di trovare la verità.

La ricerca della verità, tuttavia, non può mai prescindere dalla domanda sulla propria esistenza. Quasi inconsciamente, attratto dalla figura carismatica di Gesù, il giovane ricco pone la domanda su che cosa deve fare per avere: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?” (Mc 10, 17c). Ma Gesù risponde al giovane prospettandogli la logica del dare anziché quella dell’avere: “Va’, vendi (…); poi vieni e seguimi” (Mc 10, 21). È la logica della croce sulla quale il Padre ha dato a ciascuno di noi il suo unico Figlio, presenza viva di un Amore incondizionato che fissandoci, ci ama fino alla fine.

Per questo il Pellegrinaggio della Croce che si svolgerà nelle cappellanie delle Università di Roma ha proprio il senso di un cammino alla scoperta dello studio e della ricerca come senso oblativo del nostro impegno accademico, affinché ogni uomo possa essere arricchito dalla Verità. Così Gesù, dall’alto della croce, fissa con amore ciascuno di noi, aprendoci il cuore ad un evento che sconvolgerà la nostra vita attraverso il dono di un’esistenza nuova.

Nella Cappella della tua Università Cristo ti attende.

PROGRAMMA DEL PELLEGRINAGGIO >

INCONTRO CON IL SANTO PADRE BENEDETTO XVI DEL 25 MARZO 2010 >