Biografia

Padre Roland Ranariharilala è nato il 02 ottobre 1973 ad Arivonimamo, una piccola cittadina del centro dell'Isola del Madagascar. È il primo figlio della sua famiglia quindi si comportava da sempre come modello per i suoi fratelli. La sua è una famiglia veramente cristiana quindi con la vita, gli ha dato anche la fede che presto definirà tutta la sua esistenza.
 

La famiglia gestisce nella sua città un famoso ristorante dove vengono preparati tanti cibi deliziosi e tipici della zona quindi non è così strano che Roland sia sempre stato un ragazzino bello robusto. Abitava non lontano dalla chiesa parrocchiale e veniva tutte le mattine sia in inverno che in estate a fare il chierichetto; alle 5 e mezza era già in sacrestia, per servire la santa messa delle ore 6.00 del mattino. Era davvero un bravo chierichetto e più tardi, diventerà il primo responsabile dei chierichetti di quella grande parrocchia. Aveva anche la faccia che assomigliava al vescovo della sua diocesi (Miarinarivo) quindi veniva soprannominato 'eveka' (vescovo) oppure 'Toasy' (che è il nome del vescovo dell'epoca). Un soprannome che l'accompagnava ancora, diventato sacerdote, dai confratelli della sua classe.

 

In questo modo era anche a contatto con i Padri Carmelitani che lavoravano nella sua parrocchia, tra cui Padre Italo e Padre Marcello che sono qui con noi in questo momento. Da ciò, germogliava in lui il desiderio di diventare sacerdote e carmelitano. Iniziò la sua formazione ad Arivonimamo la sua città natale prima di entrare nel noviziato di Itaosy (Antananarivo). Ha emesso, insieme ad altri tre confratelli, la sua prima professione religiosa il primo ottobre 1996. Quindi, proseguì gli studi filosofici e teologici presso l'Istituto Cattolico del Madagascar ad Ambatoroka (Antananarivo). Ha fatto un anno di esperienza pastorale nelle isole Mauritius. Divenne sacerdote il 4 agosto 2003 ed è stato subito nominato Vicario di un insieme di parrocchie nelle campagne del centro del Madagascar (Tsarahasina). Affrontava tutto con gioia ed entusiasmo, anche le difficoltà di quella zona pastorale dove, per esempio, le strade sono quasi inesistenti ed impraticabili durante la stagione delle piogge. Fra Roland non faceva tanti discorsi, aveva sempre sorriso e rideva volentieri e con gusto in mezzo ai confratelli. L'anno successivo, il Superiore del Madagascar lo ha mandato a La Réunion per dare una mano forte ai confratelli di quella piccola Isola francese dell'Oceano Indiano. E da La Réunion che egli è venuto a Roma per specializzarsi in teologia biblica presso l'Università Urbaniana per poter condividere meglio la grazia che il Signore ha messo in lui.

 

Per la comunità religiosa della Parrocchia di Santa Teresa qui in Roma è stata sempre una presenza discreta. Il suo carattere timido e riservato non gli ha mai impedito di vivere in pieno la vita della comunità, ma con un atteggiamento sempre umile. Le poche parole che diceva erano amplificate dal sorriso sereno che regalava a chiunque, testimone di un’anima radicata nella serenità di Dio.

In questi ultimi mesi la malattia ha preso nel suo corpo la forma del dolore, trasformando il suo fisico e costringendolo a sopportare forti dolori. Non è stato facile capire quanto stesse soffrendo perché ha vissuto tutto con grande dignità e forza d’animo. Le persone degli ospedale, medici e infermieri, che l’hanno conosciuto in questi ultimi giorni, nelle ore della sua più acuta sofferenza, danno testimonianza della sua serenità disarmante.

 

Padre Roland ha conosciuto la grande sofferenza della Croce di Cristo, l’ha vissuta senza lamenti, ha accettato la volontà del Padre, ha lasciato la terra sereno, per l’incontro che è riservato ai Giusti.

Con il sorriso è andato incontro al Dio Padre della Misericordia che con un sorriso l’ha accolto dicendogli: «Vieni, servo buono e fedele. Prendi parte alla gioia del tuo Signore».

Comments