La Cappella universitaria si presenta come luogo d’incontro e dialogo, uno spazio aperto di confronto tra Chiesa e società civile, religione e cultura, chiesa cattolica romana e giovani universitari che studiano Roma. Un’ampia disponibilità all’incontro, senza schemi, per confrontare stili di vita diversi, con lo scopo di proporre in modo semplice ma trasparente (e coerente) la novità del vangelo di Gesù Cristo in tutta la sua complessità e bellezza. Nulla da nascondere, tutto da conoscere. La Cappella non è soltanto un luogo di incontro tra menti che dialogano e si confrontano, ma anche (e soprattutto) un luogo di esperienza e testimonianza, di vita reale e verifica, di sperimentazione e ricerca. È quel «laboratorio della fede» evocato da Giovanni Paolo II nell’anno 2000 a Tor Vergata, in cui, come a Cesarea di Filippo, provocati dalla sua domanda, si apre in noi un nuovo luogo in cui possiamo sperimentare «il mistero dell'inizio e della maturazione della fede». Così è descritto: «Prima c'è la grazia della rivelazione: un intimo, un inesprimibile concedersi di Dio all'uomo. Segue poi la chiamata a dare una risposta. Infine, c'è la risposta dell'uomo, una risposta che (…) dovrà dare senso e forma a tutta la (…) vita» (GPII). Comunicare, per i cristiani, è sinonimo di testimoniare e vogliamo imparare a comunicare come Cristo. |